13.12.2013 Presidio davanti al comune

Venerdì mattina siamo tornati in Comune dopo aver letto le ultime dichiarazioni dell’assessore alle politiche sociali, con le quali ha dichiarato che non ci sono persone che vivono in strada, soprattutto in questo periodo in cui l’amministrazione ha implementato i posti letto nei due dormitori di Ancona e Falconara. Siamo tornati per smentire queste affermazioni e rendere visibile chi ogni notte cerca disperatamente un rifugio, chi è costretto a occupare una panchina, chi deve scappare dalla polizia quando la propria presenza minaccia il decoro degli spazi pubblici. Siamo tornati perché esigiamo una risposta immediata a questa emergenza che vogliamo veder risolta con la requisizione di immobili chiusi e abbandonati per consegnarli a chi potrebbe ridargli valore. Molte le associazioni che si stanno unendo al progetto con il quale vogliamo riappropriarci del diritto all’abitare che il Comune non vuole riconoscere a chi un tetto non ce l’ha! Sotto il comune si sono susseguiti tanti interventi che hanno raccontato le storie e soprattutto le enormi difficoltà di chi non ha certezze e ha visto espropriare i propri beni: la casa, le utenze, il lavoro e il reddito… Venerdì eravamo tutti uniti, migranti con differenti provenienze e autoctoni senza ordine di precedenza per chi deve godere prima di una casa. Ci sentiamo tutti violentati dalla crisi ma sopratutto ci sentiamo tutti più forti, perché ora siamo insieme! 


Progetto ancona bene comune