Adesso basta, davvero!

Ieri, all’ora di pranzo, Powell ci chiama e ci comunica di essere ricoverato presso l’ospedale di Torrette dopo il tentativo di darsi fuoco all’interno degli uffici dei servizi sociali di Ancona. Dopo esserci accertati che non fosse in grave situazione di salute, abbiamo scritto il comunicato che appare di seguito, inviato a tutti gli organi di stampa, i quali oggi hanno riservato a questa notizia locandine e prime pagine dei giornali locali. Peccato però che abbiano volutamente omesso il nostro comunicato e al contrario abbiano fatto apparire il Comune attivo nella ricerca di un alloggio di emergenza, quando noi insieme a Powell da quasi quattro mesi  abbiamo allertato tutte le figure competenti e responsabili del caso. Oggi leggiamo menzogne in merito all’accaduto; da chi si permette di dire che non era a conoscenza della situazione di Powell, a chi sostiene di essere sul punto di trovargli una soluzione abitativa.

Ma oggi qualcuno dovrà prendersi le responsabilità del folle gesto di un ragazzo lasciato a se stesso e di chi lunedì mattina gli ha detto: ” Powell le soluzioni sono due, o torni al tuo paese o ti rivolgi alla chiesa per chiederle ospitalità”!

Noi, a questo punto, siamo in mobilitazione…

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Solidarietà con Gezi Park e Piazza Taksim

I centri sociali delle Marche occupano il consolato turco di Ancona

Durante il pomeriggio di giovedì 20 giugno, un gruppo di attivisti dei Centri Sociali delle Marche ha occupato il Consolato Turco di Ancona, bloccando gli uffici per più di un’ora e ammainando a mezz’asta la bandiera turca, in segno di lutto.
Gli attivisti dietro uno striscione con scritto ”Erdogan assassino. Resistanbul”, hanno tenuto una conferenza stampa dentro il consolato esprimendo la propria solidarietà e complicità con i rivoltosi.  Continua a leggere

Ancona – Un’altra vittima della crisi si toglie la vita impiccandosi dentro le mura domestiche

Ironia della sorte, l’operatore della croce gialla che mercoledì 8 maggio ha soccorso il signore tunisino che ha compiuto l’estremo gesto dicospargersi d’alcool per poi darsi fuoco, è, a soli quattro giornidi distanza, coinvolto nello stesso dramma esistenziale provocat dagli effetti devastanti di questo sistema di sfruttamento economico che sta mietendo sempre più vittime.

La vicenda riguarda direttamente la sua famiglia, in particolar modo la madre che ieri, nel tardo pomeriggio, nella casa in cui era ospite, non ha più accettato di subire le condizioni estreme di disagio economico in cui versava già da diverso tempo. Ha deciso di porre fine alle continue battaglie che si consumavano all’interno degli uffici preposti del Comune in cui andava chiedere aiuto.  Continua a leggere