Ancona, 8 Novembre 2013 – Non si abita in una graduatoria

ANCONA – 8 NOVEMBRE 2013

Non si abita in una graduatoria, la casa è un diritto, stop agli sfratti!

8novembreNegli ultimi giorni abbiamo seguito la storia della Sig.ra Elisabetta Violet, che dieci anni fa si autoassegnò una casa dell’ERAP a cui ha sempre pagato il canone d’affitto, che l’ente gestore, pur avendo appreso della sua mancanza di titolarità sull’immobile in questione, ha intascato ogni mese fino all’anno scorso. Elisabetta smise poi di corrispondere il canone d’affitto, a causa dell’improvviso aumento che lo fece lievitare da 80 a 270 euro mensili. La sua pensione minima non le permette di far fronte a tale spesa e nonostante abbia già vinto i primi tre processi sulla vicenda, avendo perso l’ultimo, è stata intimata a lasciare la sua casa. Il prossimo 8 novembre sarà il giorno in cui l’ufficiale giudiziario si presenterà con la forza pubblica per eseguire l’allontanamento forzato dalla sua abitazione.

Per questo lanciamo un presidio pubblico anti-sfratto, affinché venga tutelato il diritto al’abitare e il futuro di questa persona che altrimenti si troverebbe in mezzo a una strada.  Continua a leggere

Sfratti, un’emergenza sociale insostenibile

Oggi l’abitazione è un lusso per tutte le persone che con redditi bassi o occupazioni intermittenti tentano di costruirsi un’esistenza dignitosa, un lusso concesso solo a chi può comprarla a caro prezzo. È sempre più evidente come questo sistema ci voglia non cittadini e cittadine con dei doveri e dei diritti, ma consumatori senza voce in capitolo su nulla, meri acquirenti di beni e servizi, che ogni giorno in misura maggiore ci vengono negati da politiche che distruggono il welfare e svendono la nostra dignità. A chi non può comprare è riservato un posto ai margini della società, dove la formazione, la salute, la casa, il cibo e la possibilità di un futuro degno sono un miraggio. Continua a leggere

Adesso basta, davvero!

Ieri, all’ora di pranzo, Powell ci chiama e ci comunica di essere ricoverato presso l’ospedale di Torrette dopo il tentativo di darsi fuoco all’interno degli uffici dei servizi sociali di Ancona. Dopo esserci accertati che non fosse in grave situazione di salute, abbiamo scritto il comunicato che appare di seguito, inviato a tutti gli organi di stampa, i quali oggi hanno riservato a questa notizia locandine e prime pagine dei giornali locali. Peccato però che abbiano volutamente omesso il nostro comunicato e al contrario abbiano fatto apparire il Comune attivo nella ricerca di un alloggio di emergenza, quando noi insieme a Powell da quasi quattro mesi  abbiamo allertato tutte le figure competenti e responsabili del caso. Oggi leggiamo menzogne in merito all’accaduto; da chi si permette di dire che non era a conoscenza della situazione di Powell, a chi sostiene di essere sul punto di trovargli una soluzione abitativa.

Ma oggi qualcuno dovrà prendersi le responsabilità del folle gesto di un ragazzo lasciato a se stesso e di chi lunedì mattina gli ha detto: ” Powell le soluzioni sono due, o torni al tuo paese o ti rivolgi alla chiesa per chiederle ospitalità”!

Noi, a questo punto, siamo in mobilitazione…

Adesso basta, davvero!  Continua a leggere

Ancona – Un’altra vittima della crisi si toglie la vita impiccandosi dentro le mura domestiche

Ironia della sorte, l’operatore della croce gialla che mercoledì 8 maggio ha soccorso il signore tunisino che ha compiuto l’estremo gesto dicospargersi d’alcool per poi darsi fuoco, è, a soli quattro giornidi distanza, coinvolto nello stesso dramma esistenziale provocat dagli effetti devastanti di questo sistema di sfruttamento economico che sta mietendo sempre più vittime.

La vicenda riguarda direttamente la sua famiglia, in particolar modo la madre che ieri, nel tardo pomeriggio, nella casa in cui era ospite, non ha più accettato di subire le condizioni estreme di disagio economico in cui versava già da diverso tempo. Ha deciso di porre fine alle continue battaglie che si consumavano all’interno degli uffici preposti del Comune in cui andava chiedere aiuto.  Continua a leggere

Progetto casa, un essenziale bene comune!

Progetto-casa-immagine-300x222Forse è  retorico portare all’attenzione il processo di disumanizzazione che coinvolge le nostrevite in questo terribile tempo di crisi.
Forse è anche retorico menzionare il processo di depauperamento delle risorse economiche necessarie a sostenere uno stile di vita degno e rispettoso delle esigenze fondamentali di ognuno.
Molto spesso abbiamo l’impressione che questi elementi siano estremamente radicati nella nostra consapevolezza esistenziale ma un po’ meno nella nostra capacità collettiva di rovesciare una contingenza che troppo spesso si pone a nostro sfavore.
Per quanto non ci siano ricette su come uscire dalla crisi c’è un punto fondamentale che riguarda  la pratica della democrazia.
Tanti movimenti ci hanno dimostrato, non per ultimo quello del Val Susa, che è possibile indignarsi a tal punto da mettere in gioco tutto,  perché è quel tutto che viene violentato!  Continua a leggere