Ancona – A un anno dalla strage razzista, ricordiamo Samb e Diop

Giovedì 13 dicembre, 18.00 – Ritrovo a Piazza Roma, Ancona

Un anno fa a Firenze, in due mercatini rionali della città, vengono uccisi intenzionalmente due ragazzi senegalesi, venditori ambulanti della zona. Le vittime sono Samb Modou, 40 anni, e Diop Mor, 54 anni. Oltre a loro sono stateferite tre persone, ricoverate poi in prognosi riservata: Moustapha Dieng, 34 anni, Sougou Mor 32 anni, e Mbenghe Cheike, 42 anni. Il gesto compiuto fu fatto passare dai media e dalle forze dell’ordine come un puro atto di pazzia, ma la realtà è un’altra. L’autore degli omicidi è Gianluca Casseri, pistoiese di 50 anni, che quella mattina inizia ad esplodere colpi di arma da fuoco tra la folla.  Continua a leggere

Progetto casa, un essenziale bene comune!

Progetto-casa-immagine-300x222Forse è  retorico portare all’attenzione il processo di disumanizzazione che coinvolge le nostrevite in questo terribile tempo di crisi.
Forse è anche retorico menzionare il processo di depauperamento delle risorse economiche necessarie a sostenere uno stile di vita degno e rispettoso delle esigenze fondamentali di ognuno.
Molto spesso abbiamo l’impressione che questi elementi siano estremamente radicati nella nostra consapevolezza esistenziale ma un po’ meno nella nostra capacità collettiva di rovesciare una contingenza che troppo spesso si pone a nostro sfavore.
Per quanto non ci siano ricette su come uscire dalla crisi c’è un punto fondamentale che riguarda  la pratica della democrazia.
Tanti movimenti ci hanno dimostrato, non per ultimo quello del Val Susa, che è possibile indignarsi a tal punto da mettere in gioco tutto,  perché è quel tutto che viene violentato!  Continua a leggere

Verso il 15 ottobre

Ognuno di noi si è accorto che stiamo vivendo un periodo epocale. Ognuno di noi si è reso conto che è indispensabile cambiare le cose ora e non in un tempo indeterminato! Per questo è necessario unirci per riprenderci quello che abbiamo di più caro: il nostro futuro, la nostra vita! Ci terrorizza il futuro che hanno in mente per noi. Un futuro che per le nuove generazioni sarà il presente. Un presente totalmente estraneo al passato. Ci stanno costruendo un mondo che non abbiamo scelto. Vogliono abituarci a un mondo in cui è possibile stravolgere tutto: l’ambiente, il lavoro, la formazione, i diritti, la sicurezza di essere parte di ciò che costruisce e fonde i nostri beni comuni. Non possiamo più tollerare i discorsi che provengono dall’alto, nei quali c’è ripetuto che la crisi è una fase “normale” e passeggera e che se ci impegniamo a fare sacrifici e a stringere i denti passerà più in fretta… Quello che sta accadendo di certo non è normale! Tutti i provvedimenti che il governo ha preso “in tempo di crisi” stanno colpendo l’autonomia di ogni singolo individuo cui sistematicamente è negato lo spazio per rivendicarsi tale: dal lavoro alle scelte che riguardano la riorganizzazione dei territori. Sempre più persone non sono autonome economicamente né tantomeno gli è concesso di intervenire nei meccanismi di sfruttamento e di violazione dei diritti fondamentali. Per questo l’alternativa che possa realmente cambiare lo stato di cose presente deve nascere da noi. Dai movimenti che fino ad ora hanno proposto altri modelli di sviluppo e la possibilità di ridistribuzione delle ricchezze: dal reddito, ai servizi comprendendo il sano e consapevole utilizzo dei beni naturali.

PER QUESTO È NECESSARIO INDIGNARSI ED ESSERE PRESENTI TUTTI A ROMA IL 15 OTTOBRE ALLA GRANDE GIORNATA CONTINENTALE CONTRO LA CRISI  Continua a leggere

È nato il csa Asilo Politico!

Siamo contentissimi di poter annunciare a tutti che ad Ancona è nato ufficialmente il centro sociale Asilo Politico! Giovedì 1 Settembre 2011, dopo sette mesi di trattative con l’amministrazione comunale siamo riusciti ad ottenere l’assegnazione in comodato d’uso gratuito di un vecchio asilo, abbandonato ormai da anni, nella zona sud di Ancona.

Tutto ebbe inizio il 28 gennaio del medesimo anno, nella giornata dello sciopero generale indetto dalla FIOM. Dopo il picchetto della notte precedente, trascorsa davanti ai cancelli dello stabilimento Fiat (New Holland) di Jesi, e dopo la manifestazione al porto della mattinata seguente, decidemmo di liberare un vecchio edificio nel centro della città, a cui è seguito un incontro con il Comune per ottenere definitivamente una sede.  Continua a leggere