“Licenziamenti, sfratti, precarietà, basta austerità” recita lo striscione di apertura del corteo del 15 ottobre per le vie di Ancona, accompagnato da altri due che affermano la necessità e l’urgenza dell’amnistia, della difesa dei beni comuni e dell’abolizione della BossiFini.
L’occasione per portare in strada la contestazione alle politiche che continuano giorno dopo giorno a precarizzare la nostra dignità è stato il vertice italo-serbo che si è tenuto ad Ancona nel palazzo della regione e che ha portato l’attuale governo italiano quasi al completo nella città dorica. I centri sociali delle Marche, assieme a molte altre realtà locali che quotidianamente si battono dal basso per la riappropriazione dei diritti e delle libertà fondamentali di ognuno, hanno convocato la manifestazione “a pranzo con Letta”, portando in strada circa trecento persone, un buon numero, considerando che l’incontro tra i due governi è stato reso noto solo pochi giorni prima e che si è celebrato in un giorno lavorativo. Da parte sua, il governo si è trincerato in un’ampia zona rossa, mai vissuta prima nella nostra città e che noi abbiamo rifiutato, difendendo la libertà di riappropriarci degli spazi in cui viviamo e di far sentire le nostre voci fin sotto le loro finestre, ma l’unica risposta è giunta dai manganelli dei “difensori dell’ordine”. Continua a leggere
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Ancona, 15 ottobre: contestato il governo Letta
Contro il governo delle larghe intese è vietato manifestare. Non basta l’usurpazione di ricchezze, di diritti e di libertà che ogni giorno Letta ed i suoi complici perpetrano imponendo a noi tutti le politiche di austerità dettate dalla troika europea: a questo si aggiunge anche l’esproprio delle nostre città, dove i vertici governativi diventano l’occasione per imporre con la forza militare il silenzio e l’estromissione dai nostri quotidiani luoghi di vita.
Il vertice italo-serbo che si è svolto oggi in Ancona, all’interno dei palazzi della Regione Marche, ha trasformato gran parte della città in un’enorme zona rossa. Il percorso richiesto per il corteo organizzato dalla Rete dei Centri Sociali, unitamente ad altre associazioni, è stato integralmente vietato. Continua a leggere
Ancona – “A pranzo con Letta” Manifestazione 15 ottobre
Martedì 15 ottobre in occasione del vertice intergovernativo italo-serbo che si terrà ad Ancona nel palazzo della regione, tutto il governo Letta in pompa magna sarà presente nella città dorica. Non possiamo quindi lasciarci sfuggire l’occasione di manifestare l’enorme disagio sociale in cui versa il nostro paese a causa delle politiche d’austerity imposte dall’Europa e immediatamente eseguite dai governi nazionali, quali il nostro.
La giornata del 15 ottobre ricade all’interno della settimana di mobilitazione nazionale e lotta per la difesa dei beni comuni e anche questa, vuole essere una scadenza per far sentire la nostra voce contraria alla precarizzazione generale delle nostre vite, la distruzione del welfare sociale e l’annullamento dei diritti e delle libertà fondamentali di ognuno.
In questo senso le Marche costituiscono un caso esemplare, in cui soprattutto negli ultimi due anni sono aumentati vertiginosamente licenziamenti, sfratti e illegittimi distacchi dell’acqua, provocando situazioni di grande disagio che hanno condotto diverse persone anche a compiere gesti estremi. Continua a leggere
Verso il 15 ottobre
Ognuno di noi si è accorto che stiamo vivendo un periodo epocale. Ognuno di noi si è reso conto che è indispensabile cambiare le cose ora e non in un tempo indeterminato! Per questo è necessario unirci per riprenderci quello che abbiamo di più caro: il nostro futuro, la nostra vita! Ci terrorizza il futuro che hanno in mente per noi. Un futuro che per le nuove generazioni sarà il presente. Un presente totalmente estraneo al passato. Ci stanno costruendo un mondo che non abbiamo scelto. Vogliono abituarci a un mondo in cui è possibile stravolgere tutto: l’ambiente, il lavoro, la formazione, i diritti, la sicurezza di essere parte di ciò che costruisce e fonde i nostri beni comuni. Non possiamo più tollerare i discorsi che provengono dall’alto, nei quali c’è ripetuto che la crisi è una fase “normale” e passeggera e che se ci impegniamo a fare sacrifici e a stringere i denti passerà più in fretta… Quello che sta accadendo di certo non è normale! Tutti i provvedimenti che il governo ha preso “in tempo di crisi” stanno colpendo l’autonomia di ogni singolo individuo cui sistematicamente è negato lo spazio per rivendicarsi tale: dal lavoro alle scelte che riguardano la riorganizzazione dei territori. Sempre più persone non sono autonome economicamente né tantomeno gli è concesso di intervenire nei meccanismi di sfruttamento e di violazione dei diritti fondamentali. Per questo l’alternativa che possa realmente cambiare lo stato di cose presente deve nascere da noi. Dai movimenti che fino ad ora hanno proposto altri modelli di sviluppo e la possibilità di ridistribuzione delle ricchezze: dal reddito, ai servizi comprendendo il sano e consapevole utilizzo dei beni naturali.
PER QUESTO È NECESSARIO INDIGNARSI ED ESSERE PRESENTI TUTTI A ROMA IL 15 OTTOBRE ALLA GRANDE GIORNATA CONTINENTALE CONTRO LA CRISI Continua a leggere