Lunedì 30 dicembre alle 13 a Casa de’ nialtri abbiamo ascoltato le proposte della giunta in risposta alla nostra occupazione di domenica 22, evento che ha portato in primo piano l’emergenza abitativa anche nella nostra città come in molte altre d’Italia e che abbiamo ritenuto necessaria dopo svariati appelli alle istituzioni caduti nel vento. Gli occupanti hanno poi illustrato alla sindaca le loro situazioni e le loro richieste, prendendo il tempo di valutare tutti assieme le proposte nell’assemblea di Casa de’ nialtri, riunitasi nel pomeriggio.
Archivi tag: emergenza abitativa
13.12.2013 Presidio davanti al comune
Venerdì mattina siamo tornati in Comune dopo aver letto le ultime dichiarazioni dell’assessore alle politiche sociali, con le quali ha dichiarato che non ci sono persone che vivono in strada, soprattutto in questo periodo in cui l’amministrazione ha implementato i posti letto nei due dormitori di Ancona e Falconara. Siamo tornati per smentire queste affermazioni e rendere visibile chi ogni notte cerca disperatamente un rifugio, chi è costretto a occupare una panchina, chi deve scappare dalla polizia quando la propria presenza minaccia il decoro degli spazi pubblici. Siamo tornati perché esigiamo una risposta immediata a questa emergenza che vogliamo veder risolta con la requisizione di immobili chiusi e abbandonati per consegnarli a chi potrebbe ridargli valore. Molte le associazioni che si stanno unendo al progetto con il quale vogliamo riappropriarci del diritto all’abitare che il Comune non vuole riconoscere a chi un tetto non ce l’ha! Sotto il comune si sono susseguiti tanti interventi che hanno raccontato le storie e soprattutto le enormi difficoltà di chi non ha certezze e ha visto espropriare i propri beni: la casa, le utenze, il lavoro e il reddito… Venerdì eravamo tutti uniti, migranti con differenti provenienze e autoctoni senza ordine di precedenza per chi deve godere prima di una casa. Ci sentiamo tutti violentati dalla crisi ma sopratutto ci sentiamo tutti più forti, perché ora siamo insieme! Continua a leggere
Dal presidio antisfratto all’occupazione della giunta comunale
Questa mattina alle ore 8:00 ci siamo ritrovati davanti casa della signora Violet per la seconda volta al fine di evitare che l’ufficiale giudiziario eseguisse lo sfratto ordinato dall’ERAP. Siamo stati accolti da due pattuglie, che poi sono diventate tre, di polizia e carabinieri, accompagnati dalla DIGOS, che volevano sincerarsi che lo sfratto fosse eseguito. A questo punto noi ci siamo compattati davanti al portone e sulle scale che conducono all’appartamento dell’inquilina, da dove abbiamo avviato la trattativa con Ascoli, dirigente dell’ERAP, intenzionato a tutti i costi a riprendersi l’appartamento oggi. L’assessore alla casa Urbinati e quello alle politiche sociali Capogrossi erano stati precedentemente sollecitati per recarsi sul posto, affinché si prendessero la responsabilità politica di lasciare una persona in strada il 10 dicembre. Come da copione, hanno rifiutato il nostro invito e Urbinati, contattato telefonicamente da Ascoli, ha ribadito il suo disinteresse alla questione e spinto per l’esecuzione immediata. Atteggiamento che ha provocato una profonda indignazione fra i circa 50 manifestanti presenti, i quali con maggiore determinazione hanno impedito il passaggio dell’ufficiale giudiziario all’interno dell’abitazione. Dopo un’ora circa di trattativa, è stata ottenuta un’ulteriore proroga fino al 26 febbraio. Sul verbale compilato dall’ufficiale giudiziario è stato messo per iscritto che in questo lasso di tempo si provvederà a istituire un tavolo con la presenza delle figure istituzionali competenti, incluso l’ERAP stesso, per trovare un’alternativa per Elisabetta. Continua a leggere
Sull’assemblea cittadina dell’8 dicembre sul tema della casa e prossime iniziative
La seconda assemblea cittadina è iniziata con alcune persone sulla porta di entrata e altre fuori, per il gran numero di partecipanti che la stanza non riusciva a contenere. Per la maggior parte alle prese con i problemi legati all’emergenza abitativa, i partecipanti all’incontro sono richiedenti asilo, sfrattati, senza fissa dimora e giovani senza lavoro, tra i quali alcuni che sono finiti a vivere negli istituti del servizio di igiene mentale. Tra questi anche un gruppo di donne somale che a giorni terminerà il progetto SPRAR e teme di finire a dormire in strada a breve.
Insieme abbiamo fatto un bilancio del percorso intrapreso finora, che ci ha mobilitati contro gli sfratti e ci ha permesso, tramite varie inchieste, di conoscere meglio la situazione cittadina in merito alla questione abitativa e di avanzare richieste sulla rivalorizzazione degli alloggi e degli immobili abbandonati del Comune, chiedendo anche una mappatura dei beni pubblici di Ancona, di cui neanche lo stesso Comune è a conoscenza. La situazione l’abbiamo abbondantemente denunciata agli organi di stampa, affinché oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, anche le stesse istituzioni prendessero una netta posizione nel proporre alternative a chi una casa non ce l’ha. In questi giorni, in cui le temperature si sono notevolmente abbassate, crediamo la burocrazia debba essere accantonata per rispondere con soluzioni concrete all’emergenza. Continua a leggere
Altri due appuntamenti per difendere il diritto all’abitare
In mancanza di soluzioni da parte di chi di dovere, dopo numerosi solleciti che non hanno ricevuto risposta, riteniamo necessario e urgente continuare a costruire dal basso un percorso che offra risposte concrete alla crisi abitativa, ormai divenuta emergenza ad Ancona, come in molte altre città d’Italia. A tal fine convochiamo una seconda assemblea sul tema, per l’8 dicembre, mentre due giorni dopo, martedì 10, ci ritroveremo per la seconda volta a casa della signora Violet, il cui sfratto riuscimmo a rinviare l’8 novembre scorso, per esigere che l’ERAP non gestisca l’emergenza sbattendo in strada l’ennesima persona che non riesce a permettersi l’affitto. Vi invitiamo a partecipare numerose e numerosi per difendere il diritto alla casa per tutt*!
Progetto Ancona Bene Comune