Sull’assemblea del 29 novembre per il diritto alla casa

Venerdì 29 novembre scorso si è svolta presso la sede dell’ANPI di Ancona la prima assemblea per il diritto alla casa, assemblea pubblica indetta dal progetto “Ancona bene comune” a cui hanno partecipato tutte la associazioni che stanno lavorando per affrontare l’emergenza abitativa che si sta sempre più drammaticamente delineando in città.

La risposta cittadina in termini di partecipazione è stata ottima, segno che sull’argomento iniziano a muoversi anche diverse sensibilità. Nutrita anche la partecipazione di migranti, che sono forse il soggetto più colpito dalla mancanza di possibilità abitativa. L’incontro è stato promosso, infatti, per iniziare a concretizzare una risposta dal basso all’emergenza casa che la crisi sta delineando sotto forma di aumento vertiginoso degli sfratti per morosità dalle case ERAP, di numero di persone che dorme all’addiaccio e di aumento dei soggetti che entrano nelle graduatorie per alloggio popolare portando tali graduatorie a un’intollerabile lunghezza.

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29 novembre: assemblea cittadina sul tema della casa

Senza titolo-1In queste ultime settimane un gruppo di associazioni e singole soggettività si sono attivate per costruire in Ancona, come in molte altre città italiane, un movimento per rivendicare il diritto all’abitare. Insieme abbiamo organizzato e sostenuto il presidio antisfratto di via Cardeto 36 e costituito una rete aperta e plurale, che vogliamo allargare a tutte le persone che si vedono negare questo diritto e a chiunque stia a cuore la difesa e la tutela dei beni comuni. Per questo vi invitiamo a partecipare numerosi il 29 novembre all’assemblea cittadina sul tema della casa, presso la sede dell’Anpi (p.zza Roma, 22) alle ore 18.

Promossa da: Progetto Ancona Bene Comune.
Saranno presenti: rappresentanti di S.cu.p. Roma,
rappresentanti di Rasc (reti assemblee sociali per la casa) nordest.

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Ancona. Diritto all’abitare – sfratti 1-0

Rinviato sfratto disposto dall’ERAP nei confronti di un’inquilina morosa

Accogliamo con enorme soddisfazione il risultato di oggi, con il quale si è riusciti a rivendicare il diritto all’abitare per una persona che non riesce a far fronte all’aumento del canone di affitto imposto dall’ERAP, ricevendo una pensione minima. Ricordiamo che la signora Elisabetta Violet abita da diversi anni in una casa popolare, che si è auto assegnata e la sua presenza in tutto questo tempo è di fatto stata “legalizzata” dall’ERAP, che ha riscosso l’affitto mensile, pur senza sottoscriverle un regolare contratto d’affitto.

Nella provincia anconetana è esplosa l’emergenza abitativa, vengono eseguiti mediamente quattro sfratti al giorno, tutti per morosità a causa della precarietà economica con cui sempre più persone sono costrette a fare i conti.  Continue reading

Ancona 8.11.2013 Presidio anti sfratto – cronaca multimediale

CAM00911Oggi 8 Novembre diverse realtà cittadine si sono date appuntamento in Via Cardeto 36, per sostenere la causa della Signora Elisabetta Violet contro l’accanimento dell’ERAP, ente gestore case popolari, che in data odierna pretende di portarle via l’abitazione popolare, dimostrando per l’ennesima volta accanimento e arroganza nell’affrontare la questione con la forza. Ricordiamo che la decisione precede la sentenza del giudice, che incontrerà le controparti il prossimo 18 Novembre, sembra proprio che l’ERAP abbia paura di perdere, visto che delle precedenti quattro cause sulla questione, Elisabetta ne ha vinte tre. Ricordiamo,  infatti che più di dieci anni fa la signora Violet occupò l’appartamento in questione, autoassegnandoselo dopo la morte di un’anziana che accudiva e viveva nell’appartamento in questione. Un’autoassegnazione che l’ha portata a mettere utenze e affitto a suo carico fin dall’inizio e per 10 anni l’ERAP ha accettato questa irregolarità pur essendone consapevole.  Continue reading

Ancona, 8 Novembre 2013 – Non si abita in una graduatoria

ANCONA – 8 NOVEMBRE 2013

Non si abita in una graduatoria, la casa è un diritto, stop agli sfratti!

8novembreNegli ultimi giorni abbiamo seguito la storia della Sig.ra Elisabetta Violet, che dieci anni fa si autoassegnò una casa dell’ERAP a cui ha sempre pagato il canone d’affitto, che l’ente gestore, pur avendo appreso della sua mancanza di titolarità sull’immobile in questione, ha intascato ogni mese fino all’anno scorso. Elisabetta smise poi di corrispondere il canone d’affitto, a causa dell’improvviso aumento che lo fece lievitare da 80 a 270 euro mensili. La sua pensione minima non le permette di far fronte a tale spesa e nonostante abbia già vinto i primi tre processi sulla vicenda, avendo perso l’ultimo, è stata intimata a lasciare la sua casa. Il prossimo 8 novembre sarà il giorno in cui l’ufficiale giudiziario si presenterà con la forza pubblica per eseguire l’allontanamento forzato dalla sua abitazione.

Per questo lanciamo un presidio pubblico anti-sfratto, affinché venga tutelato il diritto al’abitare e il futuro di questa persona che altrimenti si troverebbe in mezzo a una strada.  Continue reading